25 set 2013

Coach di pugilato scopre che il suo atleta migliore è una scimmia

Clamoroso in Ontario: Eddie Bogliastrio, nel mondo della boxe da più di quarant'anni, finisce per allenare una scimmia e si accorge della cosa solo dopo il suo secondo incontro (peraltro vittorioso).
“Quando è entrato nella mia palestra era silenzioso” racconta Eddie, “ma sai quanti ne vedo così? Vengono dalla strada con tanta rabbia e voglia di riscatto, e quando varcano la soglia glielo leggi negli occhi. Non c'è bisogno di dire nulla”.
E così è cominciato il duro addestramento di Baruffo, nick affibbiato alla scimmia da Eddie ed altri pugili della palestra “Glowing Gloves”.
“Il fatto che fosse così peloso, insomma, non è una novità da queste parti... e anche il brutto muso: è un must se vuoi incrociare i guantoni sul ring” ci dice Gregor Poonch, altro allievo di Bogliastrio.
E così dopo poco tempo Baruffo viene mandato al suo primo scontro da professionista, che vince ai punti dopo dodici appassionanti riprese: il suo avversario non riesce a mettere a segno un solo colpo grazie alla rapidità del primate. Che, dal canto suo, piazza due incauti buffetti guadagnandosi il favore dei giudici.
Il secondo incontro è ancora più incredibile: dopo aver incassato un gancio al secondo round, Baruffo per la prima volta si innervosisce.
“Ha cominciato a battersi il petto mandando strani urli” è il resoconto di uno degli spettatori. “e mi son detto 'ehi, questa scena l'ho già vista'. Al che ho tirato fuori la mia merenda, una banana”. Ed è lì che la verità è venuta a galla: subito dopo aver dato sfogo alla sua furia mettendo K.O. l'avversario con un potente e fulmineo destro, Baruffo ha puntato lo spettatore e gli ha sottratto la banana, per poi allontanarsi mangiando il frutto conquistato.
Nelle parole di Eddie: “ci ho messo un po' a realizzare la cosa, ero stordito. Ok, puoi distrarti, ma prima o poi la realtà si presenta davanti ai tuoi occhi in modo palese”.

Baruffo è stato quindi riconsegnato allo zoo dal quale era fuggito due mesi prima, e nella sua zona è stato posto il sacco che tanto amava colpire durante le sessioni in palestra.  

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