8 giu 2013

Nuova ricerca sull'acqua condotta in america

Lo studio svela la differenza tra acqua potabile e acqua non potabile.

Il direttore dell'Istituto di Ricerca Obvious Reasons, Robert Trebor, ha annunciato trionfalmente una scoperta che ha dell'incredibile. Durante la conferenza stampa, tenutasi nel corridoio di una casa di riposo in disuso, il dottor Trebor ha svelato a quattro increduli cronisti e ad un cobra che passava di là per caso i risultati dei sedici anni di ricerca, condotti da lui e dal suo team su svariati campioni di acqua potabile e non.

Stando ai dati, l'acqua non potabile, a differenza di quella potabile, non sarebbe bevibile senza conseguenze per la salute dell'organismo. Sembra incredibile, ma i test effettuati su quaranta piccioni, la metà dei quali strabici, hanno dato esiti inconfutabili: tra i volatili sono insorte problematiche come perdita del piumaggio, sbiancamento del becco e arresto della defecazione.

Ciononostante, sembra proprio che l'acqua non potabile sparirà presto dalle nostre tavole: il dipartimento USA per la salute pubblica ha già emanato una direttiva con la quale vieta di bere acqua non potabile e di respirare subito dopo avere emesso un peto. Facile immaginare che anche l'UE adotterà presto simili provvedimenti, per quanto la Commissione Sanitaria Europea si sia affrettata a dichiarare che "i peti europei non sono a rischio".

Il curioso effetto collaterale sui piccioni non poteva però passare inosservato ai sindaci italiani, i quali pare abbiano intenzione di riempire le fontanelle pubbliche delle piazze con acqua non potabile, così da preservare intatta la vernice delle auto dei propri concittadini.
Proprio mentre scrivevamo questo pezzo, infatti, un piccione ha mollato un carico sulla nostra Palio bianca, 300.000 km, orgogliosamente parcheggiata fuori dalla redazione, e questo è terribile.

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